Sunset Conversation with Tanja Van Deer. A way to let our imagination roam with her Art: “Her work is a playground for the verbal, the visual and the visceral. Thought provoking and provocative, she likes to conjure the unusual from the mundane. Her creativity manifests as a paradox of playful seriousness, challenging social mores and questioning normative experiences.”

Tanja Van Deer is a Lebanese-American artist who sees life as a deep-fried surrealist dream wrapped in bacon. She lets her imagination run on a long-leash and can often be found making art out of food scraps, troll dolls and other such oddities. Winner of Burning Man 2015 with Installation Art Grant Recipient for The Whispering Willow and The Biggest Student Art Show in The World by Adobe Photoshop x Colossal Media; one of 10 Female Artists Worldwide Selected for Show.

When is it:

On 12 January at dusk-time (CET).

Where is it:

On Instagram Live-Stream Feature @matteomaurostudio – IG TV

Play it back: www.youtube.com/c/matteomauro

Sunset Conversation tra Matteo Mauro e Tanja Van Deer è espandere i confini dell’immaginazione.

Entrare in contatto con le opere dell’artista americano-libanese è un modo per spalancare le proprie percezioni, grazie a una forma di creatività che fonde il piano del visivo con quello verbale, arrivando a toccare ciò che è così profondo, da essere viscerale.
La bizzarria, la stranezza e l’inconsueto sono le armi per esprimere un pensiero, al tempo stesso, provocante e provocatorio. Le sovversioni dell’ordinario, del banale e della quotidiana normalità affermano contenuti pregni di significato.

Alta artigianalità, strumenti digitali, riutilizzo di materiali comuni e citazionismo sono la linfa vitale di una riflessione critica sui sistemi di potere, sugli ordini precostituiti di una società patriarcale, eterosessuale e maschilista.

Paradossi, apparenze bislacche e giocose colpiscono nel segno questioni esistenziali e sociali che riguardano la vita e la morte, l’arte e la scienza, le soggettività femminili, i loro ruoli e i loro stereotipi. Un processo artistico che li scardina con una provocazione tanto sottile quanto affilata.