L’artista Matteo Mauro sfrutta ogni possibile mezzo artistico e comunicativo per stupire e per far sì che lo spettatore sia costretto a modificare la sua prospettiva, a guardare al mondo con un occhio diverso. Solo modificando infatti il proprio modo di guardare, si ha la possibilità di provare emozioni sempre nuove e di disvelare la verità insita nelle cose che ci circondano. È proprio questo che Matteo Mauro riesce a fare con “I Only Eat Flowers”, la sua nuova performance della quale è oggi disponibile online il video promozionale.

Si tratta di una video performance di 3 ore in cui Matteo Mauro mangia diverse specie di fiori. L’artista parte dal concetto che buona parte delle persone non sa che esistono al mondo innumerevoli fiori edibili, che possono essere mangiati quindi senza alcun tipo di conseguenza negativa per la salute, che risultano anche piuttosto gustosi oltre che estremamente belli.

E anche chi conosce i fiori edibili, con molta probabilità non li ha mai mangiati, né ha mai avuto modo di osservare qualcuno mentre li mastica. Mancata conoscenza e mancanza esperienza, è proprio questo a generare stupore nello spettatore. E a questo stupore è connessa un’emozione, uno stato d’animo. Non è possibile ovviamente aspettarsi che ogni spettatore provi lo stesso identico stato d’animo, molto dipende infatti dalla predisposizione alla novità, dal proprio substrato psicologico che è diverso per ogni essere umano, dalla propria personale emotività.

Davanti alla performance “I Only Eat Flowers” alcuni spettatori possono provare apprensione nell’osservare l’artista intento a nutrirsi di fiori, persone che non conoscono i fiori edibili e credono che possa trattarsi di un vero e proprio veleno. Altri possono provare disgusto, perché il gesto che l’artista compie può apparire eccessivamente perverso, con riferimenti sessuali troppo espliciti. Altri infine possono provare fascino, nell’osservare un uomo che si nutre di uno degli elementi naturali in assoluto più belli, misteriosi, capaci di infondere dolcezza e di far bene agli occhi e al cuore. E questi sono solo tre dei possibili stati d’animo! Un’opera d’arte di elevato spessore che cambia a seconda dell’osservatore, multi sensoriale ci verrebbe da dire, multi emozionale.