Partiamo da un dato: il valore delle opere contemporanee è cresciuto del 7,5% annuo secondo il Deloitte Art & Finance Report ( un punto di riferimento per i collezionisti e gli operatori del settore artistico ) e da marzo sono in aumento le partecipazioni ad aste oltre che gli acquisti di quadri e sculture.

A dare un’interessante chiave di lettura a questo fenomeno è Matteo Mauro –  artista, architetto e designer siciliano – che spiega questo trend in termini di un forte desiderio di rompere le barriere imposte dal lockdown rifugiandosi nella Bellezza e nell’Arte.

La pandemia ha sensibilizzato il cuore del mondo interno e la sensibilità è capace di far riscoprire interessi culturali in tutti noi. L’interagire con le arti ha garantito che l’attività mentale rompesse le mura del lockdown e continuasse a far sognare aldilà dei limiti imposti ” è quanto dichiara il giovane artista siciliano al Corriere della Sera in un’intervista a cura di Diana Cavalcoli del 23 luglio 2020.

L’articolo prosegue spiegando come in tutto il mondo, nel periodo dell’emergenza Covid 19,  si siano tenute moltissime aste d’arte online, riscuotendo una partecipazione superiore al normale.

Un esempio lampante ed emblematico è quello della casa d’aste britannica Sotheby’s,  che tra marzo e giugno 2020 ha visto le sue vendite quasi quadruplicate rispetto allo stesso periodo del 2019, per un valore di oltre 100 milioni di dollari.

Un ulteriore aspetto che colpisce è il legame che ha unito questo exploit delle aste di opere d’arte e l’emergenza vissuta in questi mesi: in Italia infatti molte delle suddette aste online durante il lockdown sono state finalizzate alla raccolta di fondi per l’emergenza sanitaria.

Ancora una volta risulta evidente come l’arte abbia una funzione liberatoria e catartica, che permette all’essere umano di elevarsi al di là della più triste delle contingenze.